Neonata e insieme rinata: Una bella notizia in tempi bui
di Elena Gagliasso
A inizio settembre, alle giornate del Convegno ‘Natura incognita’ della Società di Storia della Scienza (SISS) a Napoli, nella splendida cornice della Stazione Zoologica Marina Anton Dhorn (www.szn.it), abbiamo saputo della rinascita, o meglio della nuova nascita, della Rivista Scientia e dell’uscita del suo primo numero: giugno 2023. Le giornate del Convegno Natura Incognita sono state organizzate e svolte interamente dagli early careers.
Giornate intense, d’alto livello, e che fanno ben sperare per una rinascita italiana della nuova storia della scienza ‘espansa’: dalla storia delle tecnologie, a quella culturale dei saperi e dei lessici, alle varie forme della comunicazione scientifica già ricche di un loro spessore storico, a quelle biografiche.
Tutte tematiche che si riverseranno nella neonata Scientia. Rivista della Società Italiana di Storia della Scienza e ne costituiscono l’ossatura. La rivista oggi si presenta come avvenimento importante per gli studi del settore e con una discreta rilevanza editoriale perchè, di fatto, è l’organo ufficiale della Società Italiana di Storia della Scienza. Ma anche perché, genealogicamente, riaccende in qualche modo un focus sull’importante sua ‘antenata’.
L’omologo semestrale Scientia (dal diverso sottotitolo: Rivista internazionale di sintesi scientifica) era infatti nato nel 1907, con l’obiettivo culturale dichiarato di superare le divisioni disciplinari per un dialogo del sapere scientifico con quello filosofico. Progettata da uno straordinario crogiolo di studiosi italiani – matematici, zoologi, medici, chimici e ingegneri, tra cui troviamo Rignano, Giardina ed Enriquez, che ne fu il Direttore per varie fasi – fino alla sua cacciata a seguito delle persecuzioni razziste del fascismo italiano – è stata un polo intellettuale di riferimento. Nel dopoguerra tra i suoi autori più prestigiosi incontriamo Russell, Freud, Poincaré, Einstein, Heisenberg, Carnap, tra gli italiani, Volterra, Peano, Vailati, Golgi, Fermi, Amaldi, Somenzi e molti altri. Durò fino agli anni ’80 e poi l’oblio.
Grazie alla volontà della Presidente della SISS Elena Canadelli e del nuovo Comitato Direttivo, con il contributo della Società stessa, il semestrale Scientia rinasce ora, nel 2023, con altro sottotitolo “Rivista della Società Italiana di Storia della Scienza” e con intenti non soltanto come allora transdisciplinari ma anche compiutamente di ricerca storica: secondo una nuova attenzione di studi che sono insieme storiografici delle scienze, delle tecniche, della cultura politica della ricerca e dei saperi. Oggi è una rivista in versione cartacea e anche in open-access (https://www.rivistascientia.it).
Sfogliando l’indice, si troveranno accanto ai tradizionali articoli di ricerca, approfondimenti sulle diverse forme di comunicazione e didattica della storia della scienza, sullo studio e sulla valorizzazione del ricco patrimonio storico-scientifico italiano, e biografie di scienziati e tecnici italiani, nonché recensioni di libri, mostre e progetti tematici di storia della scienza.
Sarà presentata a gennaio 2024, ma fin da ora sono possibili abbonamenti (https://www.rivistascientia.it/static/template/page/page-subscriptions.html) ed è possibile mandare proposte e idee alla Redazione (scientia@societastoriadellascienza.it)
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Fonte: Naturalmente Scienza | Link