Nel trentennale della scomparsa del fisico e biofisico Mario Ageno, il Centro Interuniversitario di Ricerche Epistemologiche e Storiche delle Scienze del Vivente (ResViva) e il Dipartimento di Fisica (Sapienza Università di Roma) ne ricordano la figura e il pensiero teorico innovativo per la fisica del dopo guerra e per la biologia teorico-evolutiva.
La giornata di studi avrà luogo il giorno 13 dicembre 2022, al Dipartimento di Fisica (V.E.), Aula Conversi, Sapienza Università di Roma, dalle 16 alle 19.
Tra i relatori parleranno suoi ex-allievi fisici, biologi molecolari e prosecutori della linea di ricerca del fisico romano, storici della scienza del dopoguerra italiano e storici delle documentazioni originali dell’Archivio Ageno (Dipartimento di Fisica-Sapienza).
L’evento è organizzato da Elena Gagliasso (Sapienza Università di Roma) e Mauro Capocci (Università di Pisa).
PROGRAMMA
- Antonino Cattaneo (SNS, Pisa), L’eredità scientifica di Mario Ageno
Abstract: [TBA]
- Clara Frontali (già ISS, Roma), Ageno e l’autonomia della biologia
Abstract: L’esigenza di saldare campi diversi del sapere in un unico quadro concettuale è lo stimolo che ha spinto Mario Ageno a sviluppare un approccio in cui fisica e biologia si raccordano evitando ogni forma di riduzionismo. Partendo dalla definizione di ‘sistema coerente’ come un sistema di elementi a comportamento concertato, viene introdotta una scala di ‘livelli di indifferenza’ tra diversi tipi di sistemi coerenti (… cellule, tessuti, organismi, società di organismi…), a seconda del tipo di segnali scambiati tra gli elementi del sistema. A differenza dal caso della fisica, il mondo della vita è caratterizzato dall’elevatissimo numero di possibili transizioni da un livello al successivo, con probabilità pressoché equivalenti, su cui agisce la selezione. Alle origini della ‘storicità’ della biologia ci sono sempre scelte tra alternative fisicamente indifferenti.
- Gianni Battimelli (Sapienza), Tra fisica e poesia
Abstract: Prima di diventare il padre della biofisica italiana, Ageno è stato allievo di Fermi, fisico nucleare, poi militare in Libia dove contrasse una seria malattia polmonare, curata al Forlanini di Roma durante l’occupazione tedesca del ’43-44, fino ad approdare all’Istituto Superiore di Sanità. E ha anche scritto poesie, ininterrottamente dal 1930 per oltre vent’anni. Le sue carte personali, raccolte nell’archivio depositato presso il dipartimento di fisica della Sapienza, consentono di guardare più da vicino alcuni aspetti meno noti della sua vicenda scientifica e umana.
- Daniele Cozzoli (Univ. Pompeu Fabra), Ageno e le relazioni fra fisica e biologia nell’Italia del dopoguerra
Abstract: Mario Ageno è stata una figura particolare nel panorama della ricerca scientifica nell’Italia del dopoguerra, tanto per la sua prospettiva epistemologica sulle relazioni fra biologia e fisica, quanto per il suo ruolo nella politica scientifica. Questo contributo si sofferma sul ruolo di Ageno nell’organizzazione della ricerca in biologia e di quella in fisica nell’Italia del dopoguerra. In particolare, si analizzerà l’attività di Ageno all’ISS nei grandi progetti della fisica italiana degli anni ’50, come il CERN e l’INFN, e della biologia italiana come il LIGB. Si cercherà di mettere in relazione l’attività di Ageno come “scientific policy maker” da un lato con le diverse visioni di Amaldi e Buzzati Traverso, dall’altro con la sua prospettiva epistemologica sulla biofisica e sullo studio dell’origine della vita.